(Download) "Giorgio Agamben. The Man Without Content (Italian Bookshelf) (The End of the Poem: Studies in Poetics) (Book Review)" by Annali d'Italianistica " Book PDF Kindle ePub Free
eBook details
- Title: Giorgio Agamben. The Man Without Content (Italian Bookshelf) (The End of the Poem: Studies in Poetics) (Book Review)
- Author : Annali d'Italianistica
- Release Date : January 01, 2002
- Genre: Language Arts & Disciplines,Books,Professional & Technical,Education,
- Pages : * pages
- Size : 193 KB
Description
Giorgio Agamben. The Man without Content. Trans. Georgia Albert. Stanford: Stanford UP, 1999. Pp. 130. Giorgio Agamben. The End of the Poem. Studies in Poetics. Trans. Daniel HellerRoazen. Stanford: Stanford UP, 1999. Pp. 148. L'uomo senza contenuto usci nel 1970 da Rizzoli e fu ripubblicato nel 1994 per Quodlibet. Interessa evidenziare la prima data di pubblicazione perche all'epoca Agamben aveva solamente 28 anni. Con questo rilievo non vogliamo dire che il libro debba essere considerato con un occhio di riguardo perche scritto in giovane eta, ma semplicemente contestualizzarlo all'interno di una biografia intellettuale fuori del comune, per dare un'idea della quale basti rinviare a "Taking Leave of Tragedy", commosso addio ad Elsa Morante e ultimo degli scritti raccolti nel secondo volume che qui recensiamo: nel 1963, quindi a 21 anni, per Agamben erano un'abitudine le cene con Morante stessa e Pasolini, Penna, Garboli, Baldini. D'altra parte, il fatto che una traduzione avvenga a 29 anni di distanza testimonia a sufficienza del fatto che il libro non e invecchiato. Tuttavia, letto alla luce delle cose scritte nei 30 anni successivi, The Man without Content assume anche il significato di una promessa mantenuta, poiche affrontava temi sui quali Agamben sarebbe tornato negli anni successivi. The Man without Content richiede uno sforzo notevole al lettore piu versato nella critica letteraria che nella riflessione estetica e soprattutto richiede una qualche dimestichezza con il pensiero ed il linguaggio heideggeriano, essendo il filosofo di Sein und Zeit uno dei numi tutelari di tutta l'opera di Agamben (un altro e Walter Benjamin, del quale Agamben ha diretto per anni l'edizione italiana delle opere). Il forte heideggerismo puo spesso risultare non solo scostante, ma decisamente fastidioso per chi non sia profondamente convinto che la ricerca etimologica sui termini del greco antico conduca sicuramente ad una migliore comprensione della verita e che la storia del pensiero occidentale sia la storia di un continuo fraintendimento e tradimento delle parole pronunciate 2500 anni fa. Non si puo pero negare che un'attenta lettura dei greci ed una migliore comprensione dei significati originari delle parole conduca ad un arricchimento della nostra conoscenza. Che poi questo a volte significhi operare forzature e un altro discorso e stara al lettore non farsi irretire da una prosa fascinosa, spesso sentenziosa e talvolta oracolare. Proprio come quella di Nietzsche, da una pagina del quale prende avvio la riflessione di Agamben. Nella Genealogia della morale si prende la distanza da Kant, il quale sosteneva che "that is beautiful which gives us pleasure without interest" (1). La polemica non ha un significato solamente per la comprensione dei due filosofi tedeschi, ma per l'esperienza estetica in genere. Cio che Nietzsche contesta, infatti, e che di fronte all'arte si possa rimanere distaccati, che non si provi il piu vivo interesse.